Alla scoperta del ponte di Combo a Bormio.
Continuiamo la nostra camminata fra le vie di Bormio, alla scoperta dei tesori architettonici e monumenti che caratterizzano la nostra città alpina.
Oggi parliamo del “Ponte di Combo“, un’attrazione con origini antichissime che sovrasta il torrente Frodolfo e che è già stato citato in documenti originari del 1300, grazie alla sua funzione storica di unione che permetteva di raggiungere la prestigiosa “Repubblica di Venezia” attraverso il passo del Gavia.
Figlio di questa storia il ponte di Combo prevedeva anche una dogana per chi arrivava a Bormio da sud-est; una funzione fondamentale per l’epoca che vedeva il transito di merce, persone e scambi commerciali.
Questa attrazione venne poi restaurata nel lontano 1717 e irrobustita grazie a delle cosiddette “chiavi di ferro” che hanno garantito la sua struttura ma ne hanno conservato l’antica bellezza originaria.
A livello architettonico il ponte di Combo è costituito da pietra grigia e una arcata a “schiena d’asino” sulle quali sono presenti due cappelle votive proprio una dinnanzi all’altra.
In queste cappelle vengono raffigurati S. Giovanni Napomuceno e il trasporto della Santa croce.
Per chi volesse visitarlo, durante la prossima vacanza a Bormio lo potrà trovare fra via Vanoni e via Coltura.