Una meta obbligata per capire a pieno la tradizione bormina
Nella vostra visita di Bormio avrete notato come la città presenti molti spunti culturali e di culto molto suggestivi; oggi vi parliamo della “Chiesa di Santa Barbara” che normalmente esce dai circuiti turistici perchè sconsacrata ma che invece meriterebbe una visita per la sua posizione e bellezza.
La chiesa di Santa Barbara si trova all’incrocio tra la via Milano e la via dedicata alla Santa; ora come ora viene adibita per le mostre del pittore Elvio Mainardi ma nella sua storia è stata un punto di interesse molto forte e significativo del Contado.
Durante il periodo nero di Bormio, quando la peste colpì il Contado, la chiesa di Santa Barbara, fuori dal centro abitato, è stato il luogo dove si tenevano le adunanze. La chiesa fu appunto costruita come devozione alla santa alla quale veniva chiesto di aiutare i bormini a sopravvivere a questa terribile epidemia che nel 1500 fece oltre 400 vittime.
Dopo anni di culto, nel 1821 il governo austriaco vi costruì un cimitero che e per trent’anni mantenne questo uso.
Il tempo e le vicessitudini storiche hanno costretto la chiesa di Santa Barbara a continui restauri che ne hanno deformato la sua progettazione originaria; ai giorni nostri la chiesa si presenta internamente con una sola navata e abside semicircolare sopra la quale c’è un cavaliere con una campana nelle mani.
La sua configurazione esterna presenta una conformazione “a capanna” molto semplice e anche le facciate non presentano ornamenti che invece erano tipici del tempo in cui fu eretta. Eccezion fatta per la raffigurazione di una bussola che testimonia il cimitero sotto la regia austriaca.
La chiesa poi è stata spogliata dal suo tabernacolo del Folgaroli che, ora, si staglia nella parrocchiale di Bormio.
Una chiesa molto importante per Bormio che ha visto la storia triste del 1500; una meta obbligata per capire a pieno la tradizione bormina. Nelle prossime vacanze a Bormio chiedi ad Elmaviaggi maggiori dettagli!